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poggio di firenze

Questa nuova attitudine era dovuta sia a questioni politiche, grazie al periodo di pace e stabilità raggiunto dalla politica di Lorenzo, sia filosofiche, secondo gli umanisti che vedevano l'uomo come plasmatore del paesaggio a suo favore, in qualità di "demiurgo" platonico. Comune di Poggio Renatico Provincia FE, Emilia Romagna CAP 44028 - 9.634 abitanti Dati geografici Lat: 44.77° Lon: 11.49° Alt: 10m s.l.m. Inoltre, durante il passaggio del fronte, fece da riparo per la popolazione sfollata che si rifugiò negli ampi sotterranei[2]. Localizzata e specializzata nel territorio circostante la Provincia di Prato, Pistoia e Firenze, nelle bellissime colline tra i vigneti di Carmignano e Seano, nella storica e Medicea Poggio a Caiano, fino alle prime … Le cronache ufficiali parlano comunque di febbre terzana. Furono approntati i necessari lavori di manutenzione e restauro periodici, anche se, secondo la loro strategia economica, essi intesero ridimensionare i possedimenti agresti: cominciarono a non usare più alcune ville (come l'Ambrogiana e Lappeggi), facendone confluire gli arredi a Palazzo Pitti e alle residenze superstiti. A progettarle, nel 1807, fu Pasquale Poccianti che ideò "una scala esterna con comodo di transito per le carrozze al coperto" (cioè con una loggia centrale abbastanza profonda da poter, al contrario del loggiato esistente, permettere l'accesso alle carrozze al riparo delle intemperie), realizzata poi negli anni seguenti da Giuseppe Cacialli. La cascina di Poggio a Caiano-Tavola e le scuderie, che con la villa costituivano un complesso unitario di grande valore architettonico, furono invece cedute, sempre nel primo dopoguerra, all'Opera Nazionale Combattenti e Reduci e successivamente vendute ai privati. L'affresco più antico della villa, appartenente al periodo di Lorenzo il Magnifico, è il cosiddetto Sacrificio di Laocoonte (secondo l'interpretazione di Halm) di Filippino Lippi, conservato sotto la loggetta al primo piano, un tempo staccato per restauri e oggi ricollocato, sebbene sia piuttosto sbiadito dagli agenti atmosferici. Evidente la lezione dell'Alberti, a partire dalla scelta del luogo su cui la villa sorge, fino a giungere alla simmetria e all'armonia delle proporzioni. Con la conquista napoleonica, la Toscana entrò nella sfera di influenza francese, prima come regno d'Etruria e poi come parte dello stesso Impero francese. Il riordino si è potuto dire concluso solo nel 2007, con l'apertura al pubblico del secondo piano, dove è stato sistemato il Museo della natura morta, in cui hanno trovato adeguata sede i grandi dipinti di Bartolomeo Bimbi, oltre ad altre opere provenienti dalle ville medicee di Castello, della Topaia, dell'Ambrogiana e da altri depositi della soprintendenza. Elisabetta Pieri, Luigi Zangheri, a cura di. Essi esprimono l’ideologia celebrativa portante del potere dei Medici sulla città di Firenze, ovvero che essi avevano posto fine alle discordie repubblicane, instaurando un’età di pace e giustizia[14]. Per porre rimedio a questi svantaggi a diverse riprese vennero prese delle iniziative: fu deviata la strada per Prato, abbattuti i numerosi muri che separano le zone della tenuta e unificati in un'unica recinzione, mentre sul piazzale della villa furono realizzati alcuni vialetti serpentini con varia decorazione vegetale; venne raddrizzato il corso dell'Ombrone e realizzato un nuovo ponte in ferro cavalcabile per collegarsi con le Cascine di Tavola e le Pavoniere. Completavano la decorazione pittorica una superba serie di arazzi voluti da Cosimo I e da suo figlio Francesco, su disegno dello Stradano prima, e dell'Allori poi. Nell’ordine compaiono: l’Invidia, che morde le sue stesse carni, la Discordia, con la face in mano che accende d’ira gli animi, e lo Spirito di disunione rappresentato da due fiorentini di opposte fazioni (come indicato dalle due bandiere fiorentine da loro tenute) che combattono tra loro. Tornando in cielo, sotto Cosimo vi sono due putti che sorreggono due progetti architettonici commissionati da Cosimo: il rotolo con il progetto del Palazzo Medici in via Larga, ideato da Michelozzo, e il modellino della chiesa di S. Lorenzo, ricostruita ex novo da Filippo Brunelleschi. Nel secondo piano è allestito il Museo della Natura Morta, unico nel suo genere e che espone circa 200 dipinti, databili dal tardo Cinquecento alla metà del Settecento e provenienti dalle collezioni dei Medici. Il Poggio is typically a blend of 95% Sangiovese and 5% Canaiolo Nero and Colorino, but what makes the 2006 unique was that it was the first year that Castello di Monsanto decided to stop using barrique and began refining the wine in 500-liter tonneaux, part new and part second pass. Gli arredi e i parati al secondo piano vennero irrimediabilmente dispersi in questo periodo. Sempre su commissione di Elisa Baciocchi, nel 1811 Giuseppe Manetti progettò nuovi giardini all'inglese, prevedendo viali irregolari, un laghetto, e piccoli padiglioni neoclassici, quali una ghiacciaia a cono e un tempietto di Diana. Le cucine, la conserva d'acqua e la cappella vennero nascoste da nuovi gruppi di alberi. La Villa medicea di Poggio a Caiano, erroneamente chiamata anche Ambra (Ambra era un vecchio casamento rovinato), è una delle ville medicee più famose e si trova nel comune di Poggio a Caiano (Prato). Nella notte del 6 marzo 2017, a causa di un forte nubifragio, è crollata una parte (20 metri circa) delle mura di cinta della villa.[3]. Le vedute raffigurate sono di ampio respiro con una linea dell'orizzonte bassa e piccoli personaggi che raffigurano Les sauvages de la Mer Pacifique (1804). La veduta d'insieme dell'assetto del giardino e delle scuderie dopo l'intervento del Tribolo si ha nella famosa lunetta di Giusto Utens del 1599 conservata nel Museo di Firenze com'era. Oltre ad ampliare i pannelli esistenti, ne realizzò due ex novo: Siface di Numidia che riceve Scipione, dove si allude al viaggio che Lorenzo il Magnifico compì a Napoli presso Ferdinando II d'Aragona; il Console Flaminio parla al consiglio degli Achei, in cui si sottintende l'intervento di Lorenzo il Magnifico nella Dieta di Cremona. I due affreschi a tema mitologico raffigurano Achille immerso nel fiume Lete e Teti assiste alla partenza di Achille. Segue la "stanza del Camino" degli appartamenti di Bianca Cappello. Giovanni Francesco Poggio Bracciolini, nome umanistico Poggius Florentinus (Terranuova, 11 febbraio 1380 – Firenze, 30 ottobre 1459), è stato un umanista e storico italiano. su questo periodo: M. Attucci, L. Corsetti, S. Gelli, P. Gennai (a cura di), Crolla il muro della Villa medicea a Poggio. La sala è dedicata a due importanti capolavori dell'epoca medicea recentemente restaurati: l'imponente fregio di Andrea Sansovino che ornava la facciata della Villa ed era stato commissionato dallo stesso Lorenzo, e il prezioso arazzo della Caccia al cigno, uno dei 36 arazzi progettati da Giorgio Vasari su commissione di Cosimo I, appositamente per la Villa. Accanto al Re degli dei siedono Asclepio, Perseo ed Eracle, presenti in quanto tutti e tre erano protettori della stirpe dei Medici e pertanto vengono ad accogliere colui che per primo rese grande la famiglia da loro protetta[7]. Realizzata tra il 1519 e il 1521, raffigura le divinità romane di Vertumno e Pomona inserite in un insolito paesaggio classicheggiante. Quest'opera è lunga 14 metri e 22, alta 58 centimetri e di attribuzione e datazione incerta. La Villa di Poggio divenne una delle sue residenze preferite e pare che proprio qui si sia consumata una presunta relazione amorosa tra lei e il celebre violinista Niccolò Paganini, che tenne nel teatro della villa numerosi concerti. In basso abbiamo il fiume Arno con il leone, simbolo di Firenze, mentre nell’acqua si bagnano due magnifiche naiadi[12] che costituiscono uno dei brani pittorici più elevati dell’arte di Gabbiani. La villa di Poggio a Caiano rimase sempre la residenza estiva dei Medici e, oltre ad ospitare numerose personalità, fu teatro di importanti avvenimenti della loro storia dinastica. Cosimo viene celebrato come colui che instaurò a Firenze un buon governo basato sulla Pace e la Giustizia da cui poté scaturire una nuova aurea aetas che permise a Firenze il fiorire delle varie Arti, le cui personificazioni sono rappresentate nell’affresco a sinistra di Cosimo, mentre i vizi, rappresentati a destra, vengono scacciati dalla città[6]. Il monumentale organo del romano Lorenzo Testa (1703), già a palazzo Pitti e oggi nel teatrino, è frutto di un desiderio di Ferdinando. Florence (/ ˈ f l ɒr ən s / FLORR-ənss; Italian: Firenze [fiˈrɛntse] ()) is a city in Central Italy and the capital city of the Tuscany region.It is the most populated city in Tuscany, with 383,084 inhabitants in 2013, and over 1,520,000 in its metropolitan area. Questo affresco è dominato nella parte superiore da architetture fantastiche rappresentate in un ricco paesaggio in prospettiva aerea. L'affresco viene citato dal Vasari come Un sacrifizio, a fresco, in una loggia che rimase imperfetto e che risalirebbe a prima della morte di Lorenzo, o comunque completato entro il 1494. Chave (Oct 2016), 2014 Chianti Classico: Better Late Than Never (Oct 2016), Cellar Favorite: 1986 Philip Togni Cabernet Sauvignon (Oct 2016), Cellar Favorite: 2006 Milziade Antano Montefalco Sagrantino Colleallodole (Sep 2016), Cellar Favorite: 1996 Château d’Yquem (Sep 2016), Cellar Favorite: 1976 Hugel Riesling Selection de Grains Nobles (Sep 2016), A Tuscan Icon – Petrolo Galatrona: 1998-2012 (Sep 2016), Cellar Favorite: 2004 Henry of Pelham Riesling Icewine (Sep 2016), Cellar Favorite: 2005 Contini Vernaccia Karmis (Aug 2016), Cellar Favorite: 1995 Willi Schaefer Graacher Dombprost Riesling Beerenauslese (Aug 2016), Cellar Favorite: 2005 Arnaldo Caprai Sagrantino di Montefalco Cobra (Aug 2016), Cellar Favorite: 1990 Fontodi Chianti Classico Riserva Vigna del Sorbo (Aug 2016), Cellar Favorite: 2007 Château Coutet (Jul 2016), Cellar Favorite: 2008 Domaine Weinbach Pinot Gris Altenbourg Quintessence de Grains Nobles Cuvée d’Or (Jul 2016), 2007 Long Shadows Vintners Collection Poet’s Leap Riesling (Jul 2016), Cellar Favorite: 2004 Taittinger Comtes de Champagne (Jun 2016), Cellar Favorite: 1947 Cheval Blanc (Jun 2016), Cellar Favorites: Abreu 2005 Madrona Ranch & Thorevilos (Jun 2016), Cellar Favorites: Two From Bruno Giacosa (Jun 2016), Cellar Favorite: 1993 Dom Pérignon Oenothèque Rosé (May 2016), Cellar Favorites: A Duo of Piedmont 2004s (May 2016), Salvioni: Brunello di Montalcino 1985-2011 (May 2016), Cellar Favorite: 2005 Dujac Fils & Père Vosne-Romanée Aux Malconsorts 1er Cru (May 2016), Cellar Favorite: 2006 Vieux Château Certan (May 2016), 1975 Chappellet Cabernet Sauvignon (Apr 2016), Cellar Favorite: 1978 Cheval Blanc (Apr 2016), Cellar Favorite: 1976 Château Climens (Apr 2016), Cellar Favorite: 1990 Domaine Jacques-Frédéric Mugnier Musigny (Apr 2016), Cellar Favorite: 2000 Bruno Giacosa Barolo Riserva Le Rocche del Falletto (Mar 2016), Cellar Favorite: 1982 Château Latour (Mar 2016), Vino Nobile, Carmignano and Tuscany Odds & Ends (Mar 2016), Tuscany’s Mysterious Self-Making Vin Santo (Mar 2016), Cellar Favorite: 1995 Spottswoode Cabernet Sauvignon (Mar 2016), Cellar Favorite: 1982 Cerbaiona Brunello di Montalcino (Mar 2016), Cellar Favorite: 2005 Château Palmer (Feb 2016), 2011 Brunello di Montalcino: Terroir Matters (Feb 2016), Cellar Favorite: 1987 Giuseppe Mascarello & Figlio Barolo Monprivato (Feb 2016), Cellar Favorite: 1980 Il Marroneto Brunello di Montalcino (Feb 2016), Vinous in London – April 26 & 27, 2016 (Feb 2016), Cellar Favorite: 1995 Zind Humbrecht Pinot Gris Clos Jebsal Selection de Grains Nobles (Feb 2016), Cellar Favorites: 1996 & 1985 Pichon Longueville Comtesse de Lalande (Feb 2016), Montevertine: Le Pergole Torte 1980-2012 (Jan 2016), Cellar Favorite: 2005 Vincent Dauvissat Chablis La Forest – 1er Cru (Jan 2016), Cellar Favorite: 1962 Louis M. Martini California Mountain Pinot Noir Special Selection (Jan 2016), Cellar Favorite: 1996 Armand Rousseau Chambertin – Grand Cru (Jan 2016), Cellar Favorite: 1990 Bollinger R.D. Risalgono a quest'epoca gli affreschi in stile neoclassico del pratese Luigi Catani nella sala d'ingresso al primo piano e in ben diciassette sale della villa, ai quali collaborarono vari artisti guidati sempre dal Catani. Nel Settecento furono risistemate alcune aree del giardino, ampliando il bosco dove si praticava la caccia, la cosiddetta fagianaia. Dopo un periodo di abbandono e degrado è oggi in atto un progetto complessivo di recupero e valorizzazione dell'architetto Franco Purini. Inoltre affrescò, con numerosi aiuti, i due riquadri sopra i portali, la seconda lunetta con il Giardino delle Esperidi e lo spazio tra le lunette e le finestre e le lunette. Si veda Jacopo Cassigoli, Villa Medice di Poggio a Caiano. Forse sono ascrivibili alla permanenza di Alfonso Parigi il Vecchio nella villa nel 1575, che era impegnato nello stesso periodo con il Buontalenti alla villa medicea di Cerreto Guidi. A metà del XVI secolo circa, sotto Cosimo I, Niccolò Tribolo risistemò i giardini e terminò la costruzione delle scuderie[19] (1548). Fu fatta edificare da Lorenzo de' Medici dopo aver comprato un podere a destinazione rustica da Giovanni Rucellai, il quale a sua volta aveva acquistato quello che allora era un semplice fortilizio, da Palla di Noferi Strozzi, costruito dalla famiglia dei Cancellieri di Pistoia ai primi del Quattrocento. È ricordato per aver rimesso in circolazione, sottraendoli a secoli di oblio, diversi capolavori della letteratura latina, tra cui il De rerum natura di Lucrezio, l'Institutio oratoria di Quintiliano e le Silvae di Stazio Oggi è di proprietà statale e ospita due nuclei museali: uno degli appartamenti storici (piano terra e primo piano) e il Museo della natura morta (secondo piano). Anche il tetto è stato modificato, quando nel 1575 Alfonso Parigi sostituì la gronda, dove esisteva un camminamento e un coronamento con ringhiera con comignoli, con un aggetto del tetto più sporgente, ottenendo inoltre un rialzamento del prospetto che altera in modo rilevante le proporzioni del progetto iniziale del Sangallo. La villa subì modifiche interne ed esterne (soprattutto ad opera di Pasquale Poccianti) su iniziativa della reggente Maria Luigia d'Etruria e successivamente di Elisa Baciocchi Bonaparte, sorella di Napoleone, dal 1804 principessa di Lucca e Piombino e dal 1809 granduchessa di Toscana. «(...) il tacchino, originario del Messico e portato per la prima volta in Europa dagli spagnoli nel Cinquecento, (...) già alla metà del secolo veniva utilizzato come pietanza e non più soltanto come esemplare di volatile esotico da collezionare in un serraglio». Nella prima sala di questi appartamenti, una semplice anticamera, sono ospitati tre dipinti a soggetto biblico attribuiti a Paolo Veronese: Mosè e il roveto ardente, il Passaggio del Mar Rosso e la Resurrezione di Lazzaro; qui è stata collocata dopo il restauro anche la Pietà di Giorgio Vasari, proveniente dalla cappella della villa che oggi appartiene alla locale Misericordia. La sorgente dell'Arno, detta Capo d'Arno, si trova nel comune di Pratovecchio Stia in provincia di Arezzo.Presso Terranuova Bracciolini, Montevarchi e San Giovanni Valdarno, ultimo comune aretino, entra in provincia di Firenze, uscendone presso San Miniato.Da qui scorre in provincia di Pisa fino alla foce.. Lungo il suo percorso attraversa … Scuola Mazzei di Poggio a Caiano (Prato) via Don Milani, 2/4 – 59016 Poggio a Caiano (PO) telefono 055 8778366 - fax 055 8796524 poic81000b@istruzione.it PEC: poic81000b@pec.istruzione.it - Codice meccanografico: POIC81000B Dichiarazione di … An excellent example came up during my discussion with Luca Marrone, enologist of both Poggio di Sotto and Tenuta San Giorgio in Castelnuovo dell’Abate. A Giuliano da Sangallo è riferito anche un altro edificio all'interno della grande tenuta; si tratta di una struttura quadrata e bastionata, a corte centrale, denominato “Cascine” che si trova sull'altra sponda dell'Ombrone e che, come centro delle attività agricole, costruito prima della stessa villa, era il suo ideale contrappeso nel complessivo disegno territoriale. Più o meno nello stesso periodo il Franciabigio realizzava nella parete diagonalmente opposta il Ritorno di Cicerone dall'esilio, una chiara metafora delle vicende di Cosimo il Vecchio e della sua cacciata con il successivo rientro trionfale a Firenze. Gli appartamenti di Bianca Cappello al piano terreno ancora testimoniano questo legame con la villa. Da dietro alla scalinata, sotto al loggiato che circonda la villa, dove sono collocati quattro sarcofagi romani, si accede agli appartamenti al piano terreno. L'esterno della villa ha mantenuto abbastanza intatto l'originale progetto rinascimentale del Sangallo, se si eccettuano le due scalinate gemelle che conducono al terrazzo, erette nei primi anni dell'Ottocento in sostituzione di quelle originarie diritte e perpendicolari al corpo della villa, ben visibili nella nota lunetta di Giusto Utens. Its bouquet starts out airy and fresh, as white smoke blows off to reveal bassier tones of black cherry, a dusting of cinnamon, black tea, saddle leather and pine shavings. Elisabetta Pieri, Luigi Zangheri, a cura di, Niccolò detto il tribolo tra arte, architettura e paesaggio, Atti del convegno di studi per il centenario della nascita, Comune di Poggio a Caiano, 2000. Sempre all'epoca di Leone X vennero iniziati gli affreschi del salone dai più grandi maestri fiorentini dell'epoca: Pontormo, Andrea del Sarto e il Franciabigio stesso. Sulla parete destra della loggia si trova un decoro a fresco raffigurante il Sacrificio di Laocoonte di Filippino Lippi: dopo il restauro concluso nel 2014 dovrebbe essere esposta all'interno della villa. I giardini sono arricchiti da rare specie vegetali e da alcune statue, come quella in terracotta raffigurante la cattura della ninfa Ambra da parte di Ombrone descritta da Lorenzo de' Medici nel suo poemetto Ambra. COMUNICATO . A tart twang of woodland berries and hints of savory herbs linger throughout the lightly structured finish. Tra il 1513 e il 1520, dopo il rientro dei Medici, i lavori vennero portati a termine su iniziativa del figlio di Lorenzo il Magnifico, Giovanni, nel frattempo diventato papa Leone X. Giuliano da Sangallo, ormai anziano, poté seguire i lavori solo saltuariamente e fino al 1516, anno della sua morte. Quando Firenze divenne capitale, Vittorio Emanuele II, amante dei cavalli e della caccia, fece risistemare la villa: furono costruite nuove scuderie ed alcune sale al piano terra vennero ridecorate, come la sala da biliardo al pian terreno o la Sala dei Pranzi, su progetto dell'architetto Antonio Sailer. La paternità dell'opera non è ancora stata chiarita, ma l'ambito di realizzazione è sicuramente vicino a Bernardo Buontalenti, come si evince dalla poderosità dei torsi e dalle teste fantasiosamente corrucciate. Alessandro Allori quindi fu colui che integrò è completò il programma decorativo del Salone, e vi lavorò tra il 1578 e il 1582, più di cinquant'anni dopo l'inizio dei lavori di decorazione degli altri pittori, su incarico di Francesco I de' Medici, che soprattutto nella villa visse la sua relazione con la nobildonna veneziana Bianca Cappello. Con la morte del marito di Bianca e di Giovanna d'Austria i due amanti poterono finalmente sposarsi e trascorsero a Poggio a Caiano alcuni dei momenti più belli della loro vita coniugale. Si trattava di una pinacoteca disposta in un'unica stanza della villa, che conteneva 174 quadri di altrettanti pittori diversi, il più grande dei quali misurava 100x75 cm, e che contava opere di importantissimi autori tra i quali Dürer, Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio, Rubens ecc. Per tali motivi, al momento della morte la stessa personificazione della Città di Firenze eleva in cielo Cosimo, intercedendo per lui presso Zeus affinché quest’ultimo lo accolga nell’Olimpo e Zeus, come denota il suo gesto, accetta tale richiesta. Il progetto fu ultimato solo in seguito e parzialmente. Andiamo ad esaminare i vari personaggi, partendo da quelli posti a sinistra di Cosimo. Hune Vendages Tardives Hors Choix (Mar 2015), Cellar Favorite: 1986 Bruno Giacosa Barolo Villero (Mar 2015), Canalicchio di Sopra: Brunello di Montalcino 1970-2008 (Mar 2015), Cellar Favorite: Domaine de la Romanée-Conti 2011 Échézeaux – Grand Cru (Mar 2015), Biondi-Santi: The Epic Vintages 1955-1975 (Mar 2015), Cellar Favorite: 1986 Giuseppe Rinaldi Barolo Brunate (Mar 2015), Cellar Favorite: 2006 Tenuta dell’Ornellaia Masseto (Feb 2015), 2010 Brunello di Montalcino: A Promise Fulfilled (Feb 2015), Cellar Favorite: 1965 Col d'Orcia Brunello di Montalcino (Feb 2015), Cellar Favorite: Taylor’s 1964 and 1965 Very Old Single Harvest Port (Feb 2015), Cellar Favorite: 1979 & 1988 Egon Müller- Scharzhof Scharzhofberger Riesling Auslese - Auction (Feb 2015), Cellar Favorite: Aubert 2005 Chardonnay Lauren Vineyard (Jan 2015), Cellar Favorite: 2009 Miani Sauvignon Saurint (Jan 2015), Soldera – Case Basse: Brunello di Montalcino 1981-2006 (Jan 2015), Cellar Favorite: 1976 R. Lopéz de Heredia Viña Tondonia Rioja Gran Reserva (Jan 2015), Cellar Favorite: 1995 Comte Georges de Vogüé Musigny Vieilles Vignes - Grand Cru (Dec 2014), Cellar Favorite: 2000 Armand Rousseau Chambertin Clos de Bèze – Grand Cru (Dec 2014), Cellar Favorite: 2000 Jean-Louis Chave Ermitage Cuvée Cathelin (Dec 2014), Cellar Favorite: 2007 Emidio Pepe Montepulciano d'Abruzzo (Dec 2014), Tuscany Part 2: Bolgheri, the Tuscan Coast and More Super-Tuscans (Dec 2014), Cellar Favorite: 2000 J.F. A destra si accede quindi agli appartamenti di Bianca Cappello, dove è possibile percepire più nitidamente che altrove l'aspetto rinascimentale della villa. Infine, anche se temporaneamente, la sala è impreziosita dal dipinto seicentesco di un bellissimo albero genealogico della famiglia de' Medici.[18]. 15 Assyrtiko (Mar 2020), Cellar Favorite: 2009 Pepe Raventós Mas del Serral (Mar 2020), Cellar Favorite: 1990 Soldera – Case Basse Brunello di Montalcino (Feb 2020), Cellar Favorite: 1959 Marqués de Murrieta Castillo Ygay Gran Reserva Especial Rioja (Feb 2020), Cellar Favorite: 1949 Château Figeac (Feb 2020), Cellar Favorite: 1945 Domaine Comte Georges de Vogüé Musigny Vieilles Vignes Grand Cru (Feb 2020), Cellar Favorite: 1924 Château Filhot (Jan 2020), Cellar Favorite: 1957 Domaine Ramonet Bâtard-Montrachet Grand Cru (Jan 2020), Cellar Favorite: 2014 Domaine Taupenot-Merme Clos des Lambrays Grand Cru (Jan 2020), Masseto Retrospective at the Country Music Hall of Fame (Jan 2020), Cellar Favorite: 1966 Dow’s Vintage Port (Jan 2020), La Ricolma: A Complete Retrospective (Dec 2019), Cellar Favorite: 1978 & 1990 Château de Beaucastel Châteauneuf-du-Pape (Dec 2019), Cellar Favorite: 1939 & 1950 Cheval Blanc (Dec 2019), Cellar Favorite: 2013 Domaine J-F Mugnier Musigny Vieilles Vignes Grand Cru (Dec 2019), Cellar Favorite: 1968 Cappellano Barolo (Nov 2019), Cellar Favorite: 1970 La Tour Haut-Brion (Nov 2019), Cellar Favorite: 1994 Domaine Ponsot Morey-Saint-Denis Clos des Monts Luisants Blanc 1er Cru (Nov 2019), Cellar Favorite: 1990 Château Latour (Nov 2019), Cellar Favorite: 1994 Kanonkop Wine Estate Paul Sauer (Oct 2019), Cellar Favorite: 1975 Egon Müller Riesling Scharzhofberger Trockenbeerenauslese (Oct 2019), Cellar Favorite: 1971 Domaine Robert Arnoux Vosne-Romanée Les Suchots 1er Cru (Oct 2019), Cellar Favorite: Marqués de Riscal Gran Reserva 1952-2015 (Oct 2019), Spotlight on Rosso di Montalcino (Oct 2019), Cellar Favorites: 1970 Giacomo Conterno Barolo & Barolo Riserva Monfortino (Sep 2019), Cellar Favorite: 1985 Dunn Cabernet Sauvignon Howell Mountain (Sep 2019), Cellar Favorite: 1947 Carbonnieux Blanc (Sep 2019), Cellar Favorite: 2009 Le Macchiole Paleo Rosso (Sep 2019), Cellar Favorite: MCDXIX, The Winemaker’s Selection Madeira – Blandy’s (Sep 2019), Cellar Favorite: 2009 Domaine Vincent Dauvissat Chablis (Aug 2019), 2016 Chianti Classico – A Modern Day Benchmark (Aug 2019), Cellar Favorite: Four From Domaine Raveneau (Aug 2019), Cellar Favorite: 1904 & 1948 Langoa-Barton (Aug 2019), Cellar Favorite: 1991 Domaine Jean-Louis Grippat St-Joseph (Aug 2019), Cellar Favorite: 1979 Domaine Jean-François Coche-Dury Meursault Les Perrières 1er Cru (Jul 2019), Cellar Favorite: 1997 Domaine Servin Chablis Vaillons 1er Cru (Jul 2019), Cellar Favorite: 1959 Domaine Duroché Gevrey-Chambertin Lavaut Saint-Jacques 1er Cru (Jul 2019), Cellar Favorite: 2009 Felton Road Pinot Noir Cornish Point (Jul 2019), Cellar Favorite: 1979 Domaine Georges Roumier Clos Vougeot Grand Cru (Jul 2019), Cellar Favorite: 2012 Vietti Barolo Riserva Villero (Jun 2019), Cellar Favorite: 1970 Gallais Bellevue (Jun 2019), Cellar Favorite: 2014 Champagne Christophe Baron Brut Nature Les Hautes Blanches Vignes (Jun 2019), Cellar Favorite: 2006 Weingut F.X.

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